Decreto sicurezza e divieto di guidare auto con targa straniera ai residenti in Italia

Ti sei trasferito all’estero? Con il DECRETO SICUREZZA le tue vacanze in Italia possono diventare un problema per il divieto di guidare un’auto con targa straniera

Ti sei trasferito all’estero per motivi di lavoro o per studio e non sei iscritto all’AIRE, l’anagrafe degli Italiani residenti all’estero e pensavi di tornare per le vacanze con un’auto con targa straniera, avuta in prestito o che hai acquistato?
Oppure organizzi il viaggio verso l’Italia con i tuoi amici conosciuti all’estero con l’auto di uno di loro, o con quella di tua moglie o della compagna straniera e, giunto in Italia, vieni fermato dalle Forze dell’ordine mentre era il tuo turno di guida o mentre andavi a fare la spesa?
Allora devi sapere che il Decreto Sicurezza, convertito in legge nel dicembre 2018, ha introdotto un espresso divieto, per chi è residente in Italia da più di sessanta giorni, di circolare con un veicolo immatricolato all’estero (è ininfluente che lo Stato estero sia UE o extra-UE).
In questi casi, oltre alla sanzione amministrativa, che ammonta dai 712 ai 2.848 euro, è previsto il sequestro amministrativo del veicolo fino a quando non sia reimmatricolato o, in mancanza, fino al momento dell’esportazione definitiva.
Se non reimmatricolato o esportato entro 180 giorni, il veicolo sequestrato è sottoposto a confisca amministrativa.
Il divieto si riferisce alla circolazione e, quindi, si applica a chiunque si trovi alla guida di un veicolo immatricolato all’estero o anche semplicemente in fermata o in sosta,basta essere a bordo ed avere l’esclusiva disponibilità del mezzo in quel momento.
La sanzione si applica indistintamente a chiunque lo detiene a qualsiasi titolo e lo conduce, anche occasionalmente o a titolo di cortesia.
La circolazione è vietata anche se c’è a bordo un documento che autorizza la conduzione alla persona residente in Italia (ad esempio l’atto di comodato dell’intestatario straniero).
A parte i turisti stranieri che viaggiano sulle nostre strade solo per pochi giorni o settimane, e potranno naturalmente continuare a farlo, l’unica eccezione previstaper circolare in Italia con una targa straniera oltre i 60 giorni è solo se il veicolo immatricolato all’estero è concesso in leasing, oppure in locazione senza conducente da parte di impresa intestataria straniera (UE o SEE) non avente sede in Italia.
Ovvero se è stato dato in comodato ad un lavoratore o collaboratore da parte di impresa intestataria straniera (UE o SEE) non avente sede in Italia.
Per i cittadini italiani iscritti all’AIRE, non ricorre il divieto di circolazione perché sono considerati residenti all’estero.
Per loro la normativa vigente consente la possibilità di mantenere in Italia veicoli italiani a loro intestati, che possono essere utilizzati nei periodi di soggiorno nel nostro Paese.

 

Raffaele DE LEO